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TECNICI RIFIUTI: 16/10/2023 SCADENZA PER L’IDONEITÀ

Responsabili tecnici rifiuti in scadenza il 16/10/2023

Esami di idoneità per 13.000 tecnici di rifiuti.

Tecnici rifiuti  L’Albo Nazionale Gestori  Ambientali ha informato della prossima scadenza, il 16 ottobre 2023 dei
requisiti di idoneità riguardanti 13 mila Tecnici Rifiuti che stanno operando in regime transitorio. Questi soggetti dovranno quindi sostenere l’esame.

Sanzioni e limitazioni per chi non si attiva per tempo.

L’Albo Nazionale ha già pianificato la comunicazione alle aziende perché si attivino per tempo. Infatti in caso di perdita del requisito di idoneità ed in assenza della nomina di un nuovo soggetto saranno applicate le limitazioni e le sanzioni previste delle deliberazioni dell’Albo.

Quando iscriversi all’esame di tecnici di rifiuti.

L’iscrizione all’esame di per i Responsabili Tecnici di rifiuti dovrà avvenire tra i 60 e i 40 giorni prima della data della prova. Il mancato superamento dell’esame entro il 16 ottobre 2023, oltre alla perdita delle agevolazioni, passato il periodo di 90 giorni , consentiti, di esercizio provvisorio da parte del legale rappresentante (con funzioni di Responsabile Tecnico).   Inoltre, in mancanza della nomina di un nuovo Responsabile, l’Albo Gestori Ambientali si avvierà il procedimento per la cancellazione dell’impresa dall’Albo. 

Imprese in regime transitorio

Le imprese che operano in regime transitorio, comunica l’Albo, sono iscritte per le seguenti categorie:

1. raccolta e trasporto rifiuti urbani

4. raccolta e trasporto rifiuti speciali non pericolosi

5 . raccolta e trasporto rifiuti speciali pericolosi);

8. intermediazione e commercio rifiuti senza detenzione

9 .bonifica siti

10. bonifica beni contenenti amianto

Due parole sull’Albo Nazionale Gestori Ambientali

L’Albo nazionale gestori ambientali è stato istituito dal D.Lgs 152/06 e succede all’Albo nazionale gestori rifiuti disciplinato dal D.Lgs 22/97. E’ costituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed è articolato in un Comitato Nazionale, con sede presso il medesimo Ministero, e in Sezioni regionali e provinciali, con sede presso le Camere di commercio dei capoluoghi di regione e delle province autonome di Trento e Bolzano. Il Comitato Nazionale e le Sezioni regionali e provinciali sono interconnessi dalla rete telematica delle Camere di commercio.

eco consul sas è abilitata ad assumere l’incarico di responsabile tecnico.

Sono molti i clienti per i quali svolgiamo già questo servizio. Per info chiama il +39 0523 98.43.72

 amministrazione@ecoconsulsas.it

bonus fiscale 2023
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BONUS RACCOLTA DIFFERENZIATA: cosa è, chi ne ha diritto.

Il bonus raccolta differenziata è stato inserito nella legge di Bilancio 2023 e riguarda i crediti di imposta al 36% per chi utilizza prodotti riciclati

Chi ha diritto al bonus

Le aziende che acquistano prodotti realizzati con materiali riciclati come gli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili, conformi alla normativa UNI EN 3432:2002, o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro, potranno beneficiare per gli anni 2023 e 2024 di un credito d’imposta del 36% delle spese documentate per tali acquisti.

Requisirti degli imballaggi

La norma tecnica UNI EN 13432:2002, intitolata “Imballaggi – Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione”, specifica i requisiti e i procedimenti per determinare le possibilità di compostaggio e di trattamento anaerobico degli imballaggi e dei materiali di imballaggio. È la versione ufficiale in lingua italiana della norma tecnica europea EN 13432 (del settembre 2000.

Come ottenere il bonus raccolta differenziata

Per ottenere il credito d’imposta, le imprese devono utilizzare il modello F24 per presentare la domanda attraverso il sistema dell’Agenzia delle entrate. Come indicato nel testo, per richiedere il credito d’imposta, deve essere specificato nella dichiarazione dei redditi e presentato attraverso l’Agenzia delle entrate, altrimenti la richiesta verrà rifiutata.

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ANTISOFFOCAMENTO PEDIATRICO: I NUOVI CORSI

Il nuovo calendario dei corsi per genitori e nonni a scuola di antisoffocamento in età pediatrica.

Appuntamenti fino a fine dicembre  presso Ecoconsulsas a Fiorenzuola.

Il successo del precedente corso di pronto intervento pediatrico per la disostruzione delle vie respiratorie tenutosi presso l’Azienda di formazione Ecoconsulsas di Fiorenzuola, ha spinto Ecoconsulsas e ReLife a prendere una decisione.  Le due ore di lezione verranno replicate fino a tutto il 2022 in un calendario diviso in: interventi salvavita in età pediatrica e manovre anti soffocamento per adulti. Per consultare il calendario completo clicca qui.

Genitori e nonni a scuola di antisoffocamento

L’incontro si terrà presso l’azienda di formazione Ecoconsulsas di Fiorenzuola il  I corsi sono rivoti a tutti ed in particolare a neo genitori ma anche a nonni e nonne.
I formatori evidenzieranno la gran quantità di errori che si tende a commettere quando un bimbo si “ingozza” , proponendo semplici e collaudate tecniche salvavita di disostruzione delle vie aeree. 

Errori fatti in buona fede ma potenzialmente micidiali

Introduzione delle dita in gola (spingendo ulteriormente l’oggetto in gola), colpi sulle spalle inferti in maniera sbagliata, oggetti sparsi nella culletta.   Un film forse già visto ma da dimanticare.  Col nostri figli mettiamo in atto azioni istintive che non andrebbero fatte.  Avere degli esperti a cui chiedere consigli, pronti a trasferire la propria esperienza, potrebbe non avere prezzo in situazioni di emergenza.

Statistiche sul soffocamento in Italia

Antisoffocamento e manovre di disostruzione. Ogni settimana nel nostro Paese muore una persona per ingestione accidentale di oggetti e cibo (fonte: ANSA).  Se poi si tiene conto che la maggior parte di questi sono bambini, si capisce perché si esce totalmente cambiati dalle lezioni di disostruzione delle vie respiratorie egregiamente tenute dalla Dott.ssa Cristina Bolzoni e dal suo team di Relife.  Una questione di sicurezza fuori e dentro il mondo del lavoro.  Un concetto totalmente diverso dal nostro di sicurezza alimentare tuttavia facilmente abinabile.

Prove pratiche con esperti in tecniche di disostruzione

Le preziose indicazioni illustrate dal team ReLife delle tecniche antisoffocamento  vengono provate su manichini computerizzati dagli stessi partecipanti alla serata.  Sottolineiamo che in questi anni, ex-allievi di corso hanno già salvato molte vite.   Infatti solo se la manovra antisoffocamento é stata eseguita correttamente, i “bimbi meccanici” emettono un pianto di conferma che l’operazione è riuscita.

Testimonianze importanti

L’Associazione ReLife mostreranno video profondamente toccanti di persone note e meno note protagonisti, loro malgrado, di episodi di soffocamento.  Dal regista attore Pieraccioni a gente comune con storie a lieto fine mentre altre, purtroppo, finite male. Infatti non mancheranno momenti emozionati resi tali dalle lettere di associazioni di genitori che hanno perso i loro figli.

Chi dovrebbe frequentare i corsi

La risposta è semplice: tutti. Genitori, nonni ma anche insegnanti, animatori di campi estivi sarebbe opportuno seguissero questi corsi: molte delle 50 piccole vittime all’anno delle fredde statistiche potrebbero essere evitate.

Per info +39 0523984372
https://www.ecoconsulsas.it/contatti

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ANTISOFFOCAMENTO: SUCCESSO DELLA SERATA SU DISOSTRUZIONE DELLA VIE RESPIRATORIE.

Statistiche sul soffocamento in Italia 

Antisoffocamento e manovre di disostruzione. Ogni settimana nel nostro Paese muore una persona per ingestione accidentale di oggetti e cibo (fonte: ANSA).  Se poi si tiene conto che la maggior parte di questi sono bambini, si capisce perché si esce totalmente cambiati dalle lezioni di disostruzione delle vie respiratorie egregiamente tenute dalla Dott.ssa Cristina Bolzoni e dal suo team di Relife.  Una questione di sicurezza fuori e dentro il mondo del lavoro.  Un concetto totalmente diverso dal nostro di sicurezza alimentare tuttavia facilmente abinabile. 

Genitori e nonni a scuola di antisoffocamento

L’incontro tenutosi presso l’Azienda di formazione Ecoconsulsas di Fiorenzuola il 30 giugno scorso ha chiamato a raccolta una gran quantità di neo genitori ma anche di nonni e nonne.
I formatori hanno messo in evidenza la gran quantità di errori che si tende a commettere quando un bimbo si “ingozza” . Dall’introdurre le dita in gola spingendo ulteriormento l’oggetto, a colpire le spalle nella maniera sbagliata.  Gli oggetti nella culletta? Apparentemente innocui ma potenzialmente micidiali.

Prove pratiche con esperti in tecniche di disostruzione 

Le preziose indicazioni illustrate dal team ReLife delle tecniche antisoffocamento (provate su manichini computerizzati dagli stessi partecipanti alla serata), in questi anni, hanno già salvato molte vite. Gli intervenuti non si sono ritrovati d’avanti a formatori teorici ma a costosissimi manichini coputerizzati dotati di intelligenza artificiale.  Dunque gli intervenuti hanno eseguito prove pratiche di disostruzione delle vie aeree.  Tecniche di antisoffocamento che risultano riuscite solo se il “bambolotto” elettronico emette alla fine un pianto.

Testimonianze importanti

L’Associazione ReLife ha mostrato video profondamnete toccanti di persone note e meno note protagonisti, loro malgrado, di episodi di soffocamento.  Dal regista attore Pieraccioni ha gente comune con storie a lieto fine metre alte, purtroppo, finite male. Infatti non sono mancati momenti emozionati resi tali dalle lettere di associazioni di genitori che avevano perso i loro figli. 

Chi dovrebbe frequentare i corsi

La risposta é semplice: tutti. Genitori, nonni ma anche insegnanti, animatori di campi estivi sarebbe opportuno segussero questi corsi: molte delle 50 piccole vittime all’anno delle fredde statistiche potrebbero essere evitate.

Per info +39 0523984372
https://www.ecoconsulsas.it/contatti/lsono state 

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Evento Gratuito: Manovre disostruzione vie aeree in età pediatrica, taglio alimenti per bambini in sicurezza

sicurezza sul lavoro

Sempre più spesso vengono descritti incidenti tra le mura domestiche o nelle scuole, situazioni critiche che riguardano bambini vittime di eventi avversi a causa dell’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo (come cibo, palline di gomma giochi, caramelle ecc.), ostruzione che, se non prontamente trattata, in pochi minuti potrebbe evolvere in arresto respiratorio al quale segue l’arresto cardiaco.

Eco Consul, in collaborazione con ReLife Association, si impegna nel progetto di diffusione della conoscenza delle “MANOVRE SALVAVITA PEDIATRICHE”, invitandovi a partecipare ad una LEZIONE INFORMATIVA GRATUITA durante la quale verranno illustrate:

  • principali tecniche di intervento su soggetti in età pediatrica vittime di arresto cardiaco improvviso o di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo;
  • principali tecniche utili a prevenire la Sindrome della Morte Improvvisa Infantile, anche conosciuta come morte in culla;
  • principali tecniche e metodi sicuri su come tagliare e offrire cibo nel modo più sicuro possibile a bambini in età pediatrica.

EVENTO PREVISTO PER GIOVEDI 30 GIUGNO 2022 DALLE ORE 20.15 ALLE ORE 22.15

PER PARTECIPARE ALL’EVENTO, È OBBLIGATORIO ISCRIVERSI registrandosi Qui o contattando inviando i propri dati di partecipazione all’indirizzo info@ecoconsulsas.it oppure contattando Eco Consul ai recapiti telefonici.

Posti limitati, iscrizione obbligatoria

Per scaricare la locandina clicca qui

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COVID-19: NUOVE DISPOSIZIONI PER QUARANTENA E ISOLAMENTO

sicurezza sul lavoro

In data 30 Dicembre 2021 sono state revisionate le misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante VOC SARS-CoV-2 Omicron. Il Governo ha emanato con D.L del 30.12.2021 una serie di regole entrate in vigore dal 31.12.2021 che riportiamo qui di seguito.

 

Di seguito le novità più significative in breve:

  1. A chi non si applica la quarantena preventiva
  2. Che cos’è l’auto-sorveglianza
  3. Vaccinati: a chi si applica la quarantena e quanto dura
  4. Non vaccinati: a chi si applica e quanto dura
  5. Asintomatici
  6. Contatti a basso rischio

1. A CHI NON SI APPLICA LA QUARANTENA PREVENTIVA

Secondo quanto previsto dal decreto legge, la quarantena preventiva, anche in caso di un contatto stretto con una persona risultata positiva al Covid-19, non si applica alle seguenti categorie:

  1. alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale “primario” nei 120 giorni precedenti;
  2. alle persone che sono guarite dal COVID-19 nei 120 giorni precedenti;
  3. alle persone che hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”).

2. CHE COS’E’ L’AUTO-SORVEGLIANZA

Per tutti i soggetti riportati al punto 1 e per cui non si applica la quarantena preventiva, si applica il regime di Auto-Sorveglianza. Pertanto, in caso di contatto stretto con una persona positiva, coloro che si trovano in questa situazione devono fare particolarmente attenzione all’evoluzione delle loro condizioni di salute, monitorando l’eventuale comparsa di sintomi che possano far sospettare l’infezione da Covid-19.

Nel corso del periodo di auto-sorveglianza è obbligatorio indossare le mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo al Covid-19.

3. VACCINATI: A CHI SI APPLICA LA QUARANTENA E QUANTO DURA

Per i contatti stretti di soggetti positivi:

  • vaccinati con 2 dosi da più di 120 giorni o guariti da più di 120 giorni, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;

4. NON VACCINATI: A CHI SI APPLICA LA QUARANTENA E QUANTO DURA

Per i contatti stretti di soggetti positivi:

  • non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (es. che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: 10 giorni di quarantena dall’ultimo contatto con la persona positiva, con tampone finale con esito negativo.

5. ASINTOMATICI

Ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto a 7 giorni purché siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

6. CONTATTI A BASSO RISCHIO

 Per contatti a basso rischio si intendono i soggetti che:

  • Hanno avuto un contatto diretto (faccia a faccia senza mascherina) con un caso COVID‐19, a distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti;
  • Si sono trovati in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che hanno viaggiato con un caso COVID‐19 per meno di 15 minuti;
  • Forniscono assistenza familiare ad un caso positivo, provvisto di DPI raccomandati;
  • Hanno effettuato un viaggio in treno, aereo o altro mezzo di trasporto in cui era presente un caso COVID‐19, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al caso COVID‐19, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla
    sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto che sono infatti classificati contatti ad alto rischio.

Per i contatti a basso rischio, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2, non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie.

Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, anche queste persone devono sottostare all’auto-sorveglianza.

Per visionare e/o scaricare il Vademecum clicca qui.

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COVID-19: L’OBBLIGO DEL GREEN PASS PER I LAVORATORI DIVENTA LEGGE

sicurezza sul lavoro

In data 21/11/2021 il decreto-legge 127/2021 è stato convertito in legge. La LEGGE 19 novembre 2021, n. 165 vigente a partire dal 21/11/2021 conferma l’obbligo per tutti i lavoratori del pubblico e del privato di presentare la Certificazione Verde COVID-19 per accedere sul posto di lavoro a partire dal 15/10/2021 e fino al 31/12/2021 (termine attuale dello stato emergenza) e presenta alcune novità in merito alle modalità di controllo della certificazione stessa.

 

Vediamo insieme quali sono le principali novità:

 

CONSEGNA AL DATORE DI LAVORO DI UNA COPIA DEL GREEN PASS

I lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro una copia della propria certificazione verde. I lavoratori che consegnano la suddetta certificazione sono esonerati dai controlli da parte dei rispettivi datori di lavoro per tutta la durata della validità della certificazione stessa.

La legge specifica, inoltre, che i datori di lavoro sono tenuti a fornire idonea informativa ai lavoratori circa la predisposizione delle nuove modalità di controllo green pass.

LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE

I green pass dei lavoratori in somministrazione dovranno essere controllati dall’azienda utilizzatrice. L’agenzia di somministrazione si dovrà limitare ad informare i lavoratori sulle disposizioni vigenti in materia di green pass.

 

SCADENZA GREEN PASS NELL’ARCO DELLA GIORNATA LAVORATIVA

Qualora la scadenza del certificato verde si collochi nell’ambito della giornata lavorativa, il lavoratore potrà permanere sul luogo di lavoro esclusivamente per il tempo necessario a portare a termine il turno di lavoro senza incorrere in alcuna sanzione.

 

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

I datori di lavoro pubblici e privati possono promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sulla necessità e sull’importanza della vaccinazione anti-SARS-COV-2. Per lo svolgimento di tali campagne il datore di lavoro si avvale del medico competente.

 

PICCOLE AZIENDE

Le aziende private con meno di 15 dipendenti possono sospendere e sostituire un lavoratore dipendente dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata (dovuta al mancato possesso di green pass valido). Il contratto di sostituzione potrà avere una durata massima di 10 giorni lavorativi e potrà essere rinnovato sempre per singoli periodi di dieci giorni lavorativi fino al termine dello stato di emergenza che attualmente è fissato per il 31/12/2021. Per il lavoratore sospeso viene comunque garantito il diritto alla conservazione del posto di lavoro.

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PLASTIC TAX: RINVIO AL 1 GENNAIO 2023?

sicurezza ambientale

Il Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2021 ha approvato il DL Bilancio 2022 e pluriennale 2022/2024 che dovrà ora passare all’approvazione dl Parlamento entro il 2021. Tra le novità ambientali il rinvio di un anno (dal 1 gennaio 2022 al 1 gennaio 2023) per l’applicazione dell’imposta di consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego (Macsi) che era stata introdotta dalla legge di bilancio del 2020 (L. 160/2019). La cosiddetta Plastic Tax.

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GREEN PASS: DAL 15 OTTOBRE OBBLIGO ANCHE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO PRIVATI

sicurezza sul lavoro

Come si ottiene il green pass?

Il green pass si ottiene con una delle seguenti modalità:

  • Passati 14 giorni dopo la prima dose di vaccino.
  • Sottoponendosi a un tampone molecolare (validità della certificazione 72 ore), o antigenico (validità 48 ore), con esito negativo.
  • A completamento il ciclo vaccinale (prima e seconda dose)
  • Dopo essere guariti dal COVID-19 negli ultimi 6 mesi

Durata della certificazione verde in caso di contagio:

  • Se il lavoratore contrae il Sars-CoV-2 dopo la seconda dose di vaccino, l’aver contratto il virus vale come terza dose. In questo caso il green pass è valido dodici mesi.
  • Se ci si ammala di Covid «oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino» è rilasciato il green pass e «ha validità di dodici mesi a decorrere dall’avvenuta guarigione».

Ma questa fattispecie non vale se, tra la prima dose e la malattia, non sono passate due settimane.

 

Green pass nel settore privato – A chi si applica

Sono tenuti a possedere e a esibire su richiesta il green pass, coloro che:

  • svolgano attività di lavoro dipendente o autonomo nel settore privato
  • colf, baby sitter e badanti
  • titolari e dipendenti degli studi professionali – avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri – e tutti i titolari di partite Iva.
  • consulenti che accedono negli uffici e nelle aziende
  • Titolari e dipendenti di ristoranti, bar, palestre, piscine, circoli sportivi, negozi, farmacie, edicole, tabaccai etc.

Sia nel pubblico sia nel privato, non dovranno esibire il green pass tutti coloro che sono esentati dalla campagna vaccinale: lavoratori che per ragioni di salute non possano essere vaccinati.

 

Controlli

Per i dipendenti privati sono i datori di lavoro a dover garantire il rispetto delle prescrizioni.

Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione.

I datori di lavoro inoltre dovranno individuare con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Per chi effettua prestazioni esterne il controllo spetta al proprio datore di lavoro.

 

Sanzioni

I lavoratori che comunica di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o qualora risultino privi della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro, sono sospesi dalla prestazione lavorativa, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, e, in ogni caso, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato.

Il lavoratore che viola l’obbligo rischia la sanzione da 600 a 1.500 euro. I datori di lavoro che non dispongono controlli e verifiche rischiano una sanzione da 400 a 1.000 euro.

Per le aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di mancata presentazione del Green Pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata del contratto del sostituto e non oltre dieci giorni.

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SLITTA A GIUGNO IL NUOVO MUD 2021

sicurezza ambientale
30 Marzo 2021

SLITTA A GIUGNO IL NUOVO MUD 2021

Il D.P.C.M. del 23 dicembre 2020, ha approvato il nuovo MUD, Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale che i produttori e i gestori dovranno compilare per il 2021. La scadenza ultima non sarà come di solito il 30 aprile, ma per la situazione pandemica, la data slitterà al 16 giugno 2021.

Lo schema generale del MUD continua ad essere articolato in 6 comunicazioni. Vi sono invece alcune novità nelle informazioni da trasmettere e nelle modalità di invio delle comunicazioni.

In particolare riguardano:

  • gli impianti che svolgono attività di recupero
  • la comunicazione rifiuti e veicoli fuori uso
  • la scheda “CG-costi di gestione” della comunicazione rifiuti urbani è stata completamente ridisegnata;
  • modifiche nelle categoriedella comunicazione RAEE
  • nella comunicazione RAEE aggiunta la voce della quantità di RAEE preparate per il riutilizzo

Continuano, invece, ad essere applicabili le sanzioni per la tardiva, omessa o incompleta dichiarazione che rimangono invariate.

Restano esonerati dall’obbligo di presentazione:

  • i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa.
  • gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 212, comma 8, del D.lgs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti;
  • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g)

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