Il 17 e 18 febbraio sono entrati in vigore i due decreti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che fanno scattare l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta.
Questi due decreti consentiranno ai consumatori di conoscere il luogo di coltivazione del grano e del riso in modo chiaro sulle confezioni. Nel solco di quanto è già stato fatto per latte e derivati. I Decreti prevedono un periodo sperimentale per due anni.
Consentiranno ai produttori nazionali di grano e di riso e di fornire informazioni più complete e promuovere l’origine nazionale delle produzioni.
Oltre l’85% degli italiani considera infatti importante conoscere l’origine delle materie prime per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, in particolare per la pasta.
Sono questi i dati emersi dalla consultazione pubblica online sulla trasparenza delle informazioni in etichetta dei prodotti agroalimentari, svolta sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, a cui hanno partecipato oltre 26mila cittadini.
Oltre ai Decreti suddetti si dovrebbe però pretendere che anche le materie prime di importazione soddisfino le stesse garanzie di sicurezza dei prodotti nazionali dato che esistono rigorose procedure di controllo che tutelano la salute dei cittadini.
DECRETO 26 luglio 2017
Indicazione dell’origine, in etichetta, del grano duro per paste di semola di grano duro. (17A05704)
DECRETO 26 luglio 2017
Indicazione dell’origine in etichetta del riso. (17A05698) (GU Serie Generale n.190 del 16-08-201)