Il metodo :
È un metodo che consente di promuovere la discussione e la partecipazione. Può essere particolarmente efficace in contesti in cui è estremamente semplice associare ai problemi chi ha la responsabilità di risolverli. È stato inizialmente sperimentato in campo ambientale, soprattutto per la soluzione di problemi tipici degli ambienti urbani. Un metodo simile può diventare uno strumento molto incisivo utilizzato nell’ambito aziendale sia nell’individuazione dei rischi correlati all’attività lavorativa (anche reparto per reparto) che nella gestione degli stessi
Un EASW serve a stimolare la partecipazione nelle scelte legate al miglioramento delle condizioni di lavoro nell’azienda e a promuovere anche una maggiore consapevolezza nella gestione dei rischi legati all’attività ed al modo per evitare l’accadimento di incidenti sul lavoro o l’insorgere di malattie professionali.Consente ai partecipanti di scambiarsi informazioni, discutere i temi ed i processi che governano lo sviluppo tecnologico e l’impatto delle tecnologie sull’ambiente di lavoro, stimolandone la capacità di identificare e pianificare soluzioni concrete ai problemi esistenti. Per questa ragione il primo protagonista di questa proposta deve essere l’Azienda stessa. La metodologia EASW è particolarmente adatta a:
In un EASW i partecipanti si incontrano per scambiare opinioni, sviluppare una visione condivisa sul futuro di in lavoro più sicuro nella propria Azienda ( o Reparto) e proporre idee su come realizzarlo, rispondendo alle seguenti domande fondamentali:
Dunque il metodo fa ragionare sul ruolo che da un lato la tecnologia e dall’altro i diversi sistemi di organizzazione aziendale possono giocare nel rendere i modelli di sviluppo più attenti ai bisogni di tutti. Lo fa in modo semplice ed induttivo, perché ha come obiettivo fondamentale proprio il far confrontare i soggetti su temi che, almeno tendenzialmente, non sono normalmente in discussione nel quotidiano. I partecipanti sono da considerarsi gli esperti, in quanto, operando a livello aziendale o di reparto, essi:
La metodologia European Awareness Scenario Workshop è nata per promuovere il dibattito su temi legati all’ecologia e all’ambiente urbano e, più in generale, per stimolare la partecipazione sociale in programmi finalizzati allo sviluppo sostenibile di un territorio (es, Agenda 21). Il suo utilizzo è stato poi sperimentato con successo ed esteso anche ad altri ambiti, quali quello della progettazione partecipata.
La Eco Consul sas propone una metodologica simile applicandola , in modo innovativo rispetto ai tradizionali approcci, al delicato campo della Sicurezza nei Luoghi di lavoro. Il nuovo approccio rende protagonisti del processo una pluralità di attori aziendali (operai, impiegati, tecnici, dirigenti, datori di lavoro, responsabili di reparto, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza o sindacali) anziché come comunemente avviene il consulente che effettua la Valutazione dei Rischi. Qui il processo viene invertito con indubbi vantaggi sia in termini di crescita della consapevolezza che di formazione del personale e di tutte le componenti aziendali.
In un workshop la discussione dovrà svilupparsi su quattro temi specifici, legati alla tematica generali di discussione, scelti in modo da consentire un’analisi integrata delle possibili soluzioni. In un workshop relativo alla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, ad esempio, i temi suggeriti per la discussione possono essere:
I temi suggeriti sono solo esemplificativi : Andranno personalizzati e dovranno essere legati a ciascuna tipologia di attività Aziendale o di reparto.
Ad un EASW partecipano (max 24-28 persone) I partecipanti devono essere rappresentativi della realtà in cui operano. Dovranno essere scelti tra diverse componenti in relazione anche alle dimensioni e all’organizzazione aziendale. Ad esempio :
Un EASW è costruito su due attività principali: lo sviluppo di visioni e la proposta di idee.
L’ Implementazione del percorso partecipato sulla Sicurezza
Protagonista dell’implementazione del percorso partecipato è in primo luogo l’Azienda che lo propone a tutte le componenti valutandone opportunità e vantaggi. L’Azienda infatti definisce le varie fasi del percorso e stabilisce insieme ai facilitatori il cronoprogramma di massima. Alla fine del Percorso la Direzione aziendale curerà l’integrazione della Documentazione di Valutazione dei Rischi già presente in Azienda con la Nuova Valutazione ed il Piano delle Azioni uscite dal Percorso Partecipato con tutte le componenti aziendali.
Il Monitoraggio
Dopo alcuni mesi (6) dalla conclusione del Work shop i capigruppo ,in riunione plenaria dovranno relazionare circa il funzionamento delle soluzioni adottate . A fronte di insoddisfacenti conclusioni di alcuni problemi specifici all’interno di un ulteriore work-shop i capigruppo proporranno soluzioni correttive o migliorative. Il monitoraggio andrà relazionato generalmente in occasione della verifica periodica.Si faccia comunque riferimento al più specifico documento “ Modalità di Gestione dei Gruppi”.
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